Il 2018 è stato definito “l’anno delle donne”:
In tante sono scese in piazza a reclamare il rispetto dei loro diritti, hanno urlato e hanno denunciato abusi di potere e non solo, hanno pubblicato libri tradotti in tutto il mondo e hanno occupato posti sino ad ora di prerogativa esclusivamente maschile.
Ecco le donne che hanno lasciato un’impronta nel 2018.
La scienza è donna.. ed è italiana!
Barbara Mazzolai
Biologa ed ingegnere, Direttrice del Centro di Micro-BioRobotica (CMBR) dell’Istituto Italiano di Tecnologia e vincitrice di numerosi premi, fra cui quello intitolato a Marisa Belisario.
Nel 2018, insieme ad un suo alunno, Fabien Meder, ha trovato il modo di alimentare la corrente elettrica tramite le piante.
Avvenuta quasi per caso, come tutte le grandi scoperte, la Mazzolai ha osservato che, tramite lo sfregamento delle foglie o picchiettando sulle foglie di un oleandro, si può ottenere energia elettrica.
Da questa sua osservazione ha poi preso vita il progetto internazionale Growbot, in partenza a gennaio 2019.
Marica Branchesi
Astrofisica e vicepresidente dell’ International Astronomical Union, nel 2018 il Time la inserisce fra le 100 personalità più influenti al mondo.
Il motivo di tale nomina?
Marica è una pioniera dell’ Astronomia multimessaggera, la corrente dell’astrofisica che fonde scienza e linguistica al fine di interpretare i “messaggi” e i suoni delle onde gravitazionali.
Le storie di Barbara e di Marica ci insegnano, che con impegno e dedizione, si possono raggiungere grandi risultati anche in ambiti, come quello scientifico, in cui il potere è spesso accentrato nelle mani degli uomini.
Professione fotoreporter: la storia di Letizia Battaglia
Prima fotoreporter italiana a collaborare con un giornale.Da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei più deboli, nel 2017 il New York Times la inserisce fra le 11 donne che si sono distinte per il proprio impegno.
Nel 2018 Letizia inaugura la sua mostra fotografica, in cui emerge tutto il dolore delle popolazione afflitte dalla piaga della Mafia.
Ritratti di corpi dilaniati, assassinati e di sguardi tristi di bambini venuti troppo presto in contatto con una cruenta realtà.Una denuncia aperta alla Mafia, fatta da una donna che non teme le ritorsioni e sfida il Male del nostro Paese.
Lottare sempre, tacere mai.
Rose McGowan e il movimento MeToo
Nota al grande pubblico per aver interpretato il ruolo di Paige nel telefilm”Streghe”, Rose McGowan ha dato avvio al movimento MeToo, con l’obiettivo di denunciare abusi di potere, violenze e molestie subite.
Nato negli USA, il movimento ha raggiunto numerosi consensi in tutto il mondo.
Tutto ciò ha spronato le vittime a denunciare. Il suo motto: “Rompete il silenzio!”
La più giovane eletta nel Congresso degli Stati Uniti: Alexandra Ocasio-Cortez
Eletta il 26 giugno 2018 nel 14esimo distretto di New York, Alexandra passa alla storia come la più giovane partecipante al Congresso degli Stati Uniti.
Molti erano quelli a credere che la giovane non avrebbe potuto accedere a questo ruolo: 28enne, di origini ispaniche e di sinistra.
Insomma, l’Ocasio-Cortez si poneva in netta discontinuità con la vittoria di Trump.
Eppure, Alexandra ha vinto, portando una ventata di aria fresca.
Donna dell’anno 2018 in la Valle D’Aosta: Margarita Meira
Nel 1991, in Argentina, sua figlia è stata drogata e fatta prostituire.Nel 1995 la donna è stata ritrovata morta a Buenos Aires.
Da allora si batte per riuscire a salvare le donne dalla tratta di prostituzione, cercando di ottenere, anche se invano, l’appoggio del governo argentino.
Margarita ha fondato l‘Associación civil Madres de Constitución, attraverso la quale aiuta le famiglie a rintracciare le proprie figlie rapite e costrette a prostituirsi. Nel 2018 la Valle D’Aosta l’ha nominata Donna dell’anno per essersi distinta attraverso la sua attività.
Pochi giorni dopo aver fatto ritorno in Argentina, la Meira è stata vittima di un attentato, ma ciò non l’ha spinta a tacere, anzi. Margarita porta avanti la sua battaglia con la forza che solo un genitore ferito conosce.
2018: L’anno dell’ELENA FERRANTE FEVER
Tutti pazzi per Elena Ferrante.Una della autrici più tradotte al mondo, la Ferrante è diventata famosa grazie alla saga de L’amica geniale, in Italia edita per EDIZIONI E/O.
Complice la serie tv, la Ferrante è riuscita in un difficile intento: mettere d’accordo lettori seriali e lettori casuali.
Grazie all’utilizzo di uno pseudonimo, ha destato una grande curiosità in tutto il globo.
Lo pseudonimo le ha però permesso di difendere il diritto ad essere una donna in carriera, proteggendo la propria privacy dall’invasione ossessiva dei media.
Reshma Saujani e Girls who code
Reshma Saujani nel corso del TED 2018 ha cercato di veicolare un importante messaggio: NON EDUCHIAMO LE BAMBINE AD ESSERE PERFETTE, MA ED ESSERE CORAGGIOSE.
Ma il coraggio può bastare in un mondo sempre più digitalizzato? No, quantomeno non da solo.
Per questo Reshma ha dato vita all’associazione no-profit Girls who code.Nata nel 2012 per occuparsi di educazione digitale al femminile, nel 2018 Girls who code ha accolto 40 mila ragazze di 42 paesi.
Sempre nel 2018, Reshma ha pubblicato un libro dal titolo Girls who code-Impara il code e cambia il mondo.
Le donne rappresentano il 50% della popolazione mondiale, ma poche di esse assurgono a incarichi di leadership.
Questo accade perché esse non hanno avuto modo di padroneggiare le tecnologie essenziali per svolgere alcuni mestieri.
Girls who code vuole abbattere questo divario e rendere le ragazze di oggi le donne leader del domani.
Un bonus: Una piccola grande donna. Il caso di Greta Thunberg
Greta nel 2018 aveva solo 15 anni e ogni venerdì saltava la scuola per scioperare contro il riscaldamento globale, davanti il parlamento svedese.
Inizialmente da sola, Greta ha trovato numerosi compagni pronti a combattere con lei.
Il corpo di una ragazzina e il coraggio di una donna.
Greta ha rappresentato una svolta nel 2018 e siamo sicuri che anche in futuro rappresenterà una grande risorsa per in nostro Pianeta.
Autore: Rosaria Scialpi